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Un aspetto non trascurabile della chirurgia maxillofacciale è quello relativo alla chirurgia dermatologica ricostruttiva del volto, mirata al trattamento di tutte le malattie cutanee del distretto cervico-facciale. Mi occupo con passione sia delle lesioni cutanee di piccole dimensioni e benigne, sia delle neoplasie cutanee maligne complesse, il cui trattamento richiede competenze oncologiche e l'impiego di tecniche mutuate dalla chirurgia plastica per garantire risultati radicali e rispetto delle unità estetiche del volto nella fase ricostruttiva.
Il Basalioma, o carcinoma basocellulare, è il più frequente tumore maligno della pelle.
secondo per incidenza al basalioma. Può presentarsi sotto vari aspetti: piano, nodulare, ulcerato (ulcus rodens), a placca
(sclerodermiforme) e a volte persino pigmentato.
Nonostante sia classificato
come tumore maligno, il basalioma presenta in realtà una aggressività solo
locale, non avendo la tendenza a diffondersi a distanza attraverso
metastasi. Se non trattato può però infiltrare le strutture sottostanti per
contiguità ed aumentare notevolmente di dimensioni richiedendo poi, per
essere curato, un intervento chirurgico più invasivo.
Per ulteriori approfondimenti si veda anche questa pagina sul basalioma.
Basalioma del lobo auricolare destro
Basalioma naso
Il carcinoma spinocellulare, o squamocellulare, è un tumore maligno della
pelle, secondo per incidenza al basalioma.
Possono insorgere come lesioni
piane crostose o verrucose, per poi assumere con il passare del tempo un
aspetto più infiammatorio, indurirsi ed ulcerarsi.
A differenza del
carcinoma basocellulare, il carcinoma spinocellulare può dare, seppur meno
frequentemente rispetto al carcinoma spinocellulare del cavo orale,
metastasi a distanza per via linfonodale.
Questo va tenuto attentamente in
considerazione quando si studiano i tumori cutanei soprattutto della
regione preauricolare e del labbro inferiore, tipica sede di insorgenza di
questo tumore.
Anche il carcinoma spinocellulare presenta spiccata
aggressività locale e, se non trattato, tende ad infiltrare rapidamente i
tessuti circostanti.
Carcinoma spinocellulare del labbro superiore
Carcinoma spinocellulare del labbro inferiore
Caso di un carcinoma spinocellulare della palpebra inferiore
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Carcinoma basocellulare infiltrante della palpebra inferiore
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Proprio nel caso di tumori cutanei di dimensioni elevate ed in posizioni delicate sia da un punto di vista estetico che funzionale, come nel caso di basaliomi della palpebra o del naso, ma in genere per i basaliomi del volto, spesso il dermatologo richiede l’intervento di un chirurgo con esperienza ricostruttiva, al fine di curare la malattia e di non lasciare reliquati morfo-funzionali al paziente.
Il difetto chirurgico dopo l’asportazione
del tumore cutaneo, quando non può essere chiuso suturando direttamente i
margini della ferita, può essere ricostruito con diverse tecniche.
L’innesto
cutaneo è una tecnica che prevede il prelievo, solitamente dalla regione
retro-auricolare o sopra-claveare, di una porzione superficiale
di cute, che
viene poi trasferita a livello del difetto chirurgico e lasciata lì
attecchire affinchè si rivascolizzi dal fondo della ferita. Rappresenta una
soluzione rapida, gravata da scarse complicanze, ma anche poco soddisfacente
dal punto di vista estetico. Infatti, perché l’innesto possa attecchire è
necessario che sia estremamente sottile, mentre il difetto causato
dall’asportazione del tumore cutaneo è solitamente più profondo e questo
provoca il classico aspetto “infossato” della zona ricostruita, molto
evidente anche a distanza di tempo. Questa è una soluzione che riservo solo
ad alcuni pazienti in situazioni particolari.
I lembi locali sono delle
porzioni di tessuto cutaneo adiacente alla zona del difetto chirurgico che,
senza venire devascolarizzati come avviene nell’innesto, sono spostati,
con movimenti di rotazione o traslazione o ancora di trasposizione, e
sfruttati per la ricostruzione.
Il principio di base che si sfrutta in tutti
i lembi locali è quello di trasferire del tessuto da una zona dove questo è
presente in abbondanza (sede donatrice) ad una zona dove invece non è
possibile ottenere una chiusura diretta dei margini delle ferite perché i
tessuti sarebbero troppo sotto tensione e quindi provocherebbero una
guarigione di pessima qualità con delle deformità importanti (tipicamente a
livello delle palpebre, del naso e del labbro).
La progettazione del lembo corretto, comunque, non è mai affidata al caso: ogni intervento chirurgico demolitivo viene opportunamente preceduto da studio e da simulazione, con accurata pianificazione dell'immediata ricostruzione.
Il basalioma - approfondimento